Il datore di lavoro può pretendere l’indennità di lavoro ridotto per i lavoratori che hanno concluso la scuola dell’obbligo e che non hanno ancora raggiunto l’età del pensionamento AVS. I rapporti di lavoro, inoltre, non devono essere stati disdetti.
Non hanno diritto all’indennità per lavoro ridotto i lavoratori:
- il cui rapporto di lavoro è stato disdetto;
- il cui orario di lavoro non può essere sufficientemente controllato;
- che hanno un rapporto di lavoro di durata determinata in cui non è stata convenuta una possibilità di disdetta oppure che sono al servizio di un’organizzazione di lavoro temporaneo; (aventi diritto fino a fine agosto in virtù dell’ampliamento della cerchia dei beneficiari)
- che hanno un contratto di tirocinio; (aventi diritto fino a fine maggio in virtù dell’estensione della cerchia dei beneficiari)
- che si trovano in una posizione analoga a quella di un datore di lavoro o che lavorano nell’impresa del proprio coniuge o partner registrato; (aventi diritto fino a fine maggio in virtù dell’estensione della cerchia dei beneficiari)
- che sono stati messi a disposizione da un’altra azienda;
- la cui perdita di lavoro è da ricondurre a un conflitto collettivo di lavoro;
Hanno diritto all’ILR fino a fine giugno in virtù dell’estensione della cerchia dei beneficiari anche le persone considerate particolarmente a rischio e che presentano segnatamente le seguenti malattie: ipertensione, diabete, malattie del sistema cardiocircolatorio, malattie croniche delle vie respiratorie, cancro, nonché malattie che indeboliscono il sistema immunitario. Un diritto all’ILR sussiste se il datore di lavoro ha intrapreso tutto quanto ragionevolmente possibile per mantenere le persone in questione nel processo lavorativo (es. telelavoro), ma a causa delle peculiarità aziendali non è stato possibile attuare le misure cautelative previste.