- Differenza tra il giorno di riferimento (ultimo giorno del mese) e la date di nascita (anno e mese) delle persone prese in questione.
- Classificazione in fasce di 5 anni.
I disoccupati nella fascia d'età 50 - 64 anni.
Numero dei disoccupati registrati, nel giorno di riferimento (ultimo giorno del mese), diviso per il numero di persone attive, moltiplicato per 100.
- Il numero delle persone attive viene rilevato (a campione) dall’Ufficio federale di statistica nell’ambito della rilevazione strutturale sulla vita della popolazione.
Dal 1° gennaio 2020: 4 597 259 perone (pooling triennale 2018 - 2020). Dal 2017 al 2019: 4 636 100 persone (pooling triennale 2015- 2017).Dal 2014 al 2016: 4 493 249 persone (pooling triennale 2012- 2014). Dal 2010 al 2013: 4 322 899 persone (dati strutturali del 2010). Dal 2000 al 2009: 3 946 988 persone (censimento della popolazione 2000). Dal 1990 al 1999: 3 621 716 persone (censimento della popolazione 1990).
- A differenza dei dati pubblicati d'all Ufficio federale di statistica, il numero delle persone attive utilizzato dalla SECO comprende anche i diplomatici e i funzionari internazionali domiciliati in Svizzera.
- Tempo pieno
90% o più del tempo lavorativo usuale nell’azienda.
- Tepo parziale
meno del 90% del tempo lavorativo usuale nell’azienda.
- Indipendente
proprietario di un’impresa o socio con responsabilità illimitata di una società collettiva o in accomandita. - Quadro
svolgimento di compiti direttivi, di coordinazione e di controllo.
- Specialista
svolgimento di compiti di difficoltà elevata sotto la propria responsabilità. - Ausiliario
svolgimento di compiti semplici che non richiedono una particolare formazione professionale. - Apprendista
Tirocinio terminato risp. interrotto o formazione equivalente. - Stagista
persona che ha concluso la scuola dell’obbligo o una scuola universitaria, con una breve esperienza pratica in una professione (solitamente 3-6 mesi).
- Allievo / Studente
formazione conclusa risp. interrotta presso una scuola.
- Lavoratore a domicilio
attività svolta al proprio domicilio su incarico di un’azienda.
Sistematica secondo la nomenclatura svizzera delle professioni CH-ISCO-19. Attribuzione all'ultima funzione esercitata.
L'ultimo giorno del mese vale come giorno di riferimento.
Differenza in giorni tra il giorno di riferimento e la data d’annuncio, detratto il periodo in cui la persona in questione non è considerata disoccupata (program-mi di occupazione temporanea, guadagno intermedio, ecc.).
Hanno esaurito il diritto all'indennità le persone che hanno percepito tutte le indennità a cui avevano diritto oppure che sono giunte alla fine del termine quadro di due anni e non soddisfano i presupposti per l'apertura di un nuovo termine quadro. L'assicurato esaurisce il suo diritto nel mese in cui percepisce l'ultima indennità giornaliera.
Il numero massimo di indennità giornaliere dipende dal periodo di contribuzione e dall'età (o dal grado d'invalidità) dell'assicurato.
Dal 1° aprile 2011 valgono le seguenti norme:
- hanno diritto a 260 indennità giornaliere al massimo le persone che nei 2 anni precedenti la disoccupazione hanno versato i contributi dell’assicura-zione contro la disoccupazione per almeno 12 mesi ma meno di 18;
- le persone con un periodo di contribuzione superiore a 18 mesi hanno diritto al massimo a 400 indennità giornaliere;
- le persone con un periodo di contribuzione di almeno 22 mesi, che hanno compiuto 55 anni o che percepiscono una rendita dell’assicurazione invali-dità corrispondente almeno a un grado d’invalidità del 40% hanno diritto a 520 indennità giornaliere al massimo;
- hanno diritto a un massimo di 200 indennità giornaliere le persone fino ai 25 anni senza obblighi di mantenimento che possono comprovare un periodo di contribuzione di almeno 12 mesi;
- coloro che sono esonerati dall’adempimento del periodo di contribuzione hanno diritto a un massimo di 90 indennità giornaliere;
- le persone il cui termine quadro inizia durante gli ultimi quattro anni prece-denti il raggiungimento dell'età che dà diritto alla rendita AVS possono per-cepire 120 indennità giornaliere supplementari al massimo.
Durante il periodo di validità dell'ordinanza COVID-19 assicurazione contro la disoccupazione, ovvero tr marzo e fine agosto 2020, tutte le persone aventi diritto all'indennità beneficiano di 120 indennità giornaliere supplementari al massimo.
Persone che svolgono un’attività lucrativa di almeno un’ora per settimana e le persone non occupate.
Il tasso di disoccupazione è calcolato prendendo come denominatore il numero delle persone attive: quest’ultimo, ripartito per regioni, Cantoni, attività econo-miche, nazionalità, classi di età e secondo il sesso, interessa diverse tabelle della statistica del mercato del lavoro della SECO. Eccezione: il tasso di disoccupazione in base ai rami economici non viene calcolato in base al numero delle persone attive, ma in base al numero delle persone che svolgono un’attività lucrativa.
Dal 2010 il numero di persone attive è rilevato ogni anno dall’Ufficio federale di
statistica nell’ambito di rilevazioni strutturali sulla vita attiva della popolazione sulla base di un campione. Queste rilevazioni strutturali, che si svolgono ogni anno, possono essere raggruppate all’interno di pooling pluriennali. Il vantaggio di questo metodo è quello di fornire una base di dati più ampia per quanto riguarda le persone attive. Per questo, dal 1° gennaio 2020 per il calcolo del tasso di disoccupazione la SECO mette in relazione il numero dei disoccupati con quello delle persone attive secondo il pooling triennale dei dati delle rilevazioni strutturali 2018 - 2020.
Grazie al metodo di rilevazione a campione, il denominatore del TD può essere adeguato più spesso rispetto al modello del censimento usato prima del 2010 (rilevazione totale solo ogni 10 anni).
I dati sulle persone attive utilizzati dalla SECO includono i diplomatici e i funzio-nari internazionali domiciliati in Svizzera.
(Fino al 31.12.1999, alla base del calcolo del tasso di disoccupazione sono state poste le persone attive a partire da sei ore lavorative alla settimana. Questa base non è più disponibile).
Nella variabile «Situazione occupazionale all’iscrizione» viene indicata la situazio-ne corrispondente al periodo che precede l’iscrizione per la ricerca di un impie-go. Questa variabile viene registrata soltanto al momento dell’iscrizione della persona in cerca d’impiego.
- Prima attovo
Rientrano in questa categoria le persone in cerca d’impiego la cui attività lucrativa indipendente o dipendente è cessata negli ultimi due anni precedenti la data di iscrizione all’ufficio del lavoro. Sono compresi anche gli apprendisti e gli stagisti. - Ricerca primo impiego
Questa opzione si applica alle persone che, al termine della formazione (scuola, studi), cercano per la prima volta un impiego. (Le persone che durante la formazione hanno lavorato almeno un anno e hanno pertanto diritto all’indennità giornaliera rientrano nella categoria «Prima attivo».) - Ripresa attività
Rientrano in questa categoria le persone che cercano nuovamente un im-piego dopo aver interrotto per almeno 2 anni la loro attività lucrativa per una qualsiasi ragione (ad es. matrimonio, malattia, infortunio, scuole mili-tari, esecuzione di una pena, pensionamento anticipato).
- Parzialmente disoccupato, con impiego a tempo parziale, rapporto non disdetto
Sono considerate tali le persone con un rapporto di lavoro a tempo parziale, non disdetto, a un tasso inferiore al 90 per cento e che cercano un’occupa-zione a tempo pieno o un’altra occupazione a tempo parziale (art. 10 cpv. 2 lett. b LADI). - Parzialmente disoccupato, con impiego a tempo parziale, rapporto disdetto, a tempo determinato
Sono considerate tali le persone il cui rapporto di lavoro a tempo parziale a un tasso inferiore al 90 per cento è stato disdetto o è a tempo determinato e cercano un’occupazione a tempo pieno o un’altra occupazione a tempo parziale (art. 10 cpv. 2 lett. b LADI). - Lavoro a tempo pieno, rapporto non disdetto
Rientrano in questa categoria le persone in cerca d’impiego con un rapporto di lavoro a tempo pieno non disdetto, con un tasso di occupazione pari al-meno al 90 per cento. - Lavoro a tempo pieno, rapporto disdetto, a tempo determinato
Rientrano in questa categoria le persone in cerca d’impiego il cui rapporto di lavoro a tempo pieno (occupazione a un tasso pari almeno al 90 per cento) è stato disdetto o è a tempo determinato.
Nella variabile «Situazione occupazionale all’iscrizione» è stata indicata la situazi-one corrispondente al periodo che precede l’iscrizione per la ricerca di un impie-go. Nel corso della ricerca di lavoro, i cambiamenti nella situazione occupaziona-le attuale vengono costantemente registrati dall’utente COLSTA. Alcune modifi-che avvengono talvolta anche automaticamente. La «Situazione occupazionale calcolata» viene creata sulla base delle informazioni attuali e delle modifiche.
- Codice 20: Totalmente disoccupati, con grado di occupazione ricercato >= 90%
- Codice 21: Parzialmente disoccupati, con grado di occupazione ricer-cato < 90 %
- Codice 22: Parzialmente disoccupati (impiego a tempo parz.), rapporto non disdetto
Se la persona perde il posto a tempo parziale o non ha trovato un altro lavo-ro a tempo parziale o a tempo pieno, la «situazione occupazionale attuale» va modificata in «Disoccupato». - Code 23: Parzialmente disoccupati (impiego a tempo parz.), rapporto disdetto, a tempo determinato
Se alla fine del periodo di disdetta la persona in cerca d’impiego non ha trovato un altro lavoro a tempo parziale o a tempo pieno, la situazione occupazionale attuale va modificata in «Disoccupato». - Codice 24: Guadagno intermedio
- Codice 25: Lavoro a tempo pieno, non disdetto
Se la persona perde il posto a tempo pieno e non ha trovato un altro lavoro a tempo parziale o a tempo pieno, la situazione occupazionale attuale va modificata in «Disoccupato». Se ciò non avviene, all’inizio di un termine quadro con diritto all’indennità giornaliera la persona in cerca d’impiego passa automaticamente a «Disoccupato». Anche in caso di riannuncio durante un termine quadro in corso con codice di diritto «Avente diritto» la modifica avviene automaticamente se viene raggiunta la data «Assunzione impiego da».
Per le persone che hanno trovato un nuovo impiego e la cui iscrizione pres-so l’ufficio del lavoro non viene annullata durante il periodo di prova, la si-tuazione occupazionale va mutata in «Lavoro a tempo pieno, rapporto non disdetto». - Codice 26: Lavoro a tempo pieno, rapporto disdetto, a tempo determi-nato
Se la persona perde il posto a tempo pieno o alla fine del periodo di disdetta non ha trovato un altro lavoro a tempo parziale o a tempo pieno, la situazio-ne occupazionale attuale va modificata in «Disoccupato». Se ciò non avvie-ne, all’inizio di un termine quadro con diritto all’indennità giornaliera la per-sona in cerca d’impiego passa automaticamente a «Disoccupato». Anche in caso di riannuncio durante un termine quadro in corso con codice di diritto «Avente diritto» la modifica avviene automaticamente se viene raggiunta la data «Assunzione impiego da». - Codice 27: Provvedimenti di occupazione
- Codice 28: Provvedimenti di formazione
- Codice 29: Provvedimenti speciali
Rientrano in questa categoria i beneficiari di assegni per il periodo di intro-duzione (API), i beneficiari di sussidi per le spese di pendolare e di soggior-nante settimanale (SPSS), i beneficiari di assegni di formazione (AFO) e i beneficiari di prestazioni per il sostegno dell’attività lucrativa indipendente (SAI). - Codice 30: In provvedimento di occupazione cantonale
Le persone che partecipano a un provvedimento di occupazione cantonale per le quali non vi è in COLSTA una corrispondente decisione relativa al PML (provvedimento finanziato dall’assistenza ai disoccupati o dall’assistenza sociale del Cantone) devono essere registrate con il campo «In provvedi-mento di occupazione cantonale». Al termine del provvedimento di occupa-zione la situazione occupazionale attuale deve nuovamente essere modifi-cata in «Disoccupato». Se durante la partecipazione al provvedimento can-tonale la persona in questione trova un impiego a tempo pieno o a tempo parziale, occorre effettuare la corrispondente modifica. - Codice 31: In cerca d’impiego all’estero
- Codice 32: Malattia, infortunio, militare, maternità, serv. civile
Per gli eventi di cui sopra la persona in cerca d’impiego deve essere esone-rata dalle ricerche di lavoro per almeno 27 giorni. - Codice 33: Non idoneo al collocamento
- In alcune tabelle mancano dei valori e di conseguenza il totale indicato non corrisponde alla somma dei valori.
- ... Numero non noto, privo d’oggetto o non menzionato per motivi statistici.
- - Valore esattamente zero.
I posti vacanti vengono comunicati su base facoltativa agli uffici regionali di collo-camento (URC). Il 1°luglio 2018 è stato però introdotto l'obbligo di annunciare i posti di lavoro vacanti nei generi di professioni con un tasso di disoccupazione nazionale di almeno l'8%. Questo ha determinato un forte aumento dei posti va-canti registrati statisticamente da luglio 2018. Dal 1° gennaio 2020 si applica un valore soglia del 5%. L'obbligo di notifica dei generi di professioni viene verificato e aggiornato ogni anno.
Disoccupati da 15 fino à 24 anni.
- Per lavoro ridotto s'intende una temporanea riduzione della durata del lavoro o una temporanea interruzione totale dell'attività, accompagnata di norma da una corrispondente decurtazione dello stipendio; il rapporto di lavoro, comunque, non si interrompe.
- In questa categoria rientrano anche le perdite di lavoro dovute a provvedi-menti delle autorità o ad altre circostanze non imputabili al datore di lavoro. In alcuni casi anche un singolo settore d’esercizio può essere equiparato a un’azienda. Il ricorso al lavoro ridotto è volto a compensare temporanei cali dell’attività, preservando i posti di lavoro. L’indennità per il lavoro ridotto offre quindi alle imprese un’alternativa al licenziamento.
- Statisticamente viene rilevato il lavoro ridotto conteggiato e indennizzato dalle casse. Per ragioni pratiche legate al versamento delle indennità, i dati delle casse di disoccupazione sul lavoro ridotto conteggiato sono disponibili soltanto dopo due mesi.
Persone disoccupate da oltre un anno.
- Programmi finanziati dall’assicurazione contro la disoccupazione finalizzati a facilitare agli assicurati l’integrazione e la reintegrazione professionale. Essi consentono ai partecipanti di mantenere le loro qualifiche professionali e di sviluppare nuove capacità.
- L’occupazione temporanea può effettuarsi anche nell’ambito di una pratica professionale presso aziende o nell’amministrazione oppure in semestri di motivazione per allievi e studenti che hanno terminato la scuola dell’obbli-go.
- Persone registrate presso gli uffici regionali di collocamento, senza un im-piego e immediatamente collocabili. E’ irrilevante sapere se esse percepis-cono o meno un’indennità di disoccupazione.
- I disoccupati totali cercano un impiego a tempo pieno (tasso d’occupazione dal 90%), i disoccupati parziali cercano un impiego a tempo parziale (< 90%).
- Persone registrate presso un ufficio regionale di collocamento che tuttavia, a differenza dei disoccupati, o non sono immediatamente collocabili oppure hanno un lavoro.
- Il numero di persone in cerca d’impiego non disoccupate registrate corrisponde alla differenza tra il totale delle persone in cerca d’impiego e i disoccupati.
- Le persone in cerca d’impiego registrate non disoccupate sono ripartite fra le categorie seguenti: persone che partecipano a un programma di occupa-zione temporanea, persone in fase di riqualificazione o di formazione con-tinua, persone che hanno un guadagno intermedio e altre persone in cerca d’impiego.
Tutte le persone disoccupate e non disoccupate annunciate presso l’ufficio regionale di collocamento che cercano un impiego.
Metodo che permette di eliminare la componente stagionale di una serie cronologica (calcolo della tendenza). Qui viene impiegata la procedura di destagionalizzazione X-13. La procedura calcola nuovamente la serie con ogni valore supplementare, per cui i valori corretti possono fluttuare da un mese all’altro.
Rientrano in questa categoria:
- le persone durante il periodo di disdetta,
- le persone che in seguito a malattia, servizio militare o altre ragioni non sono immediatamente collocabili,
- i beneficiari di assegni per il periodo di introduzione,
- i beneficiari di sussidi per le spese di pendolare e di soggiornante settima-nale,
- i benficiari di prestazioni a sostegno dell’attività lucrativa indipendente.
- I provvedimenti di riqualificazione e di perfezionamento (corsi) mirano ad un rapido e fondamentale miglioramento dell’idoneità al collocamento di un assicurato sul mercato del lavoro. Il provvedimento può essere effettuato anche come pratica di formazione presso un’impresa o nell’ambito di un’azienda di esercitazione.
- Le persone non disoccupate che frequentano corsi di riqualificazione o di formazione continua, secondo l’articolo 60 capoverso 4 della legge sull’assi-curazione contro la disoccupazione, non sono idonee al collocamento per la durata dei corsi. (Sono indicate nella tabella T2c della documentazione per la stampa nelle statistiche sulla situazione occupazionale delle persone in cerca di lavoro non disoccupate).
- I disoccupati che frequentano corsi di riqualificazione o di formazione conti-nua, invece, devono terminare immediatamente la formazione a favore di un nuovo posto di lavoro. (ll loro numero è indicato in basso a pagina 6 nel-la tabella T1a della documentazione per la stampa.)
- Il coefficiente di variazione (CV) è un indice di dispersione relativo che per-mette di definire il grado di precisione di un valore stimato. Il coefficiente di variazione è il rapporto, per un dato campione, tra la sua deviazione standard e il valore assoluto della sua media aritmetica, moltiplicato per 100. (Il coefficiente di variazione descrive dunque la deviazione standard re-lativa di un dato campione e permette in questo modo di confrontare tra loro, tramite diverse medie aritmetiche, la variabilità dei valori stimati).
- In riferimento al tasso di disoccupazione, il coefficiente di variazione per-mette alla SECO di contrassegnare con delle lettere l’esattezza del numero di persone attive (del denominatore del tasso di disoccupazione): la lettera A indica una possibile deviazione del numero di persone attive dallo 0,0 all’1,0% dal valore reale, la lettera B dall’1,1% al 2,0%, la lettera C dal 2,1 al 5,0% e la lettera D dal 5,1 al 10,0%. I tassi di disoccupazione con un coeffici-ente di variazione delle persone attive superiore al 10% non sono pubblicati.
Il disoccupato è idoneo al collocamento se è disposto, capace e autorizzato ad accettare un’occupazione adeguata.
Sistematica giusta NOGA 2008 (NOmenclatura Generale delle Attività economiche).
- Le entrate sono costituite dal numero dei nuovi annunci alla disoccupazione più il numero delle mutazioni di status da «non disoccupato» a «disoccupa-to».
- Inversamente, le uscite risultano dalle cancellazioni dei disoccupati e dalle mutazioni di status da «disoccupato» a «non disoccupato».
- Su scala nazionale sono inoltre misurabili e dimostrabili anche altri flussi:
- entrate e uscite degli aggregati «persone in cerca d’impiego» o «non disoc-
cupati»,
- sotto-aggregati non disoccupati,
- posti vacanti.
Per guadagno intermedio si intende ogni reddito proveniente da un’attività lucrativa dipendente o indipendente, che un beneficiario di indennità di disoccupazione ottiene per evitare o ridurre la disoccupazione nel periodo di riscossione.